martedì 28 giugno 2011

"Malafede" di Maurizio Cotrona

Martedì 5 luglio alle 18,30 Maurizio Cotrona presenta "Malafede"
 (Ed. Lantana).

Intervengono:Filippo Bologna e Andrea Monda. Sarà presente l’autore.

Dopo l'incontro con l'Autore restate in libreria per un piccolo aperitivo!
«Malafede, un romanzo necessario, aggrappato con le unghie al presente eppure anche lieve e inquietante come una profezia» Marco Lodoli, La Repubblica
«Coraggioso romanzo di un 38enne tarantino che ruota intorno alla ricerca della felicità, ossessione del protagonista, travolto dalla liquidità delle cose» Filippo La Porta, XL-La repubblica
Periferia di Roma, passato recente. Gli anni vissuti al di sopra dei nostri mezzi hanno generato una pericolosa bonaccia: in realtà sta per scatenarsi la tempesta perfetta. Tra gli ingranaggi della metropoli prendono sempre più corpo le incertezze per il futuro. Giordano ha lasciato la sua città d’origine, Taranto, e si è trasferito a Roma con la fidanzata, Vittoria, nel nuovo quartiere-satellite edificato dal noto costruttore Caltagirone nel fosso di Malafede. Qui trova un luogo dove tutto gli appare con un significato preciso. Il colore del prato, il panorama geometrico osservato dalla finestra, gli asettici rapporti con gli altri abitanti disegnano il migliore dei mondi possibili. Forse. Osservare le cose e gli uomini con sguardo imparziale, lontano dal «mugugno» generale e dai luoghi comuni disfattisti, è il compito che Giordano si è dato. Cercando a suo modo una terza via tra l’indignazione e l’evasione, combatte una velleitaria campagna personale «a favore della felicità». Ma, giorno dopo giorno, la vita con il suo caotico procedere ha il sopravvento: i legami si spezzano, la precarietà incombe, e affiorano i meccanismi capaci di condurre senza scosse dalla normalità al disastro. Con Malafede Cotrona ci svela attraverso una scrittura limpida e ironica cosa succede nelle periferie ordinate ai margini delle metropoli, e interpreta in maniera magistrale il bisogno di stabilità della sua generazione.
Hanno detto del suo romanzo d’esordio Ho sognato che qualcuno mi amava:
«La voce personale di chi sa esprimere in prosa lo stato più instabile della natura, quello dei sentimenti». Enzo Verrengia, Gazzetta del Mezzogiorno
«Nella dissolvenza di questo tempo di transizione e smarrimento, il libro riesce a illuminare la complessità della vita attraverso storie di amore e abbandono, solitudine e tenerezza, che descrivono l’apparente deserto affettivo contemporaneo come l’anticamera di piccoli incendi dell’anima». Christian Raimo
«Maurizio Cotrona, tra le voci che indagano ed esprimono l’incerto momento del nostro Paese, partendo dalla quotidianità assai emblematica di una città come Taranto, città distratta come altre, come troppe». Enzo Mansueto, Corriere del mezzogiorno
«Molta della bravura di Cotrona nel tratteggiare personaggi e situazioni sta qui, nel riuscire ad impiegare un tocco così lieve. Un esordio che merita di essere seguito». Luciano Pagano, Booksblog

sabato 18 giugno 2011

"Sangue del suo sangue" di Gaja Cenciarelli

Venerdì 24 giugno alle 18,30 Teresa Ciabatti e Chiara Valerio presentano "Sangue del suo sangue" di Gaja Cenciarelli (ed. Nottetempo).
Dopo l'incontro con l'Autrice restate in libreria per un piccolo aperitivo!

Dal sito Nottetempo qualche informazione sul libro:
"Fin da piccola Margherita è stata terrorizzata dal padre, il generale Scarabosio, che le impone una disciplina claustrale. Ma anche dopo l’assassinio di lui per mano delle Brigate Rosse, la sua vita è una successione di divieti. Fino al giorno in cui Pierfrancesco – un giovane opportunista da cui si crede amata – la convince a trasferirsi a Roma per diventare presidentessa del Comitato per il Sostegno ai Famigliari delle Vittime delle BR, fiore all’occhiello della campagna elettorale di Bruno Chialastri, imprenditore a servizio dei potenti e suo capo. Ciò che Margherita non sa è che la segretaria personale di Chialastri, è infiltrata da un gruppo armato che s’ispira alle BR e che lo vuole uccidere proprio la mattina delle elezioni del 2006. Come presidentessa del comitato si trova impegnata a difendere la memoria di un padre che odiava, mentre si lascia piano piano coinvolgere in una congiura di segno opposto.
Sangue del suo sangue rovescia i luoghi comuni sul terrorismo, attraverso gli occhi ingenui e impietosi di una sua presunta vittima."