IL LIBRO
Sette poemetti fra loro autonomi, e però legati da un sottile fil rouge: la “messa in opera” di un delirio storico e sociale contemporaneo, avvelenato alle radici dal “disagio della civiltà”. Protagonista ne è l’uomo-massa: inscatolato, controllato, addomesticato. C’è il rifiuto anarchico di ogni autorità. C’è il coraggio di affrontare gli orrori di una mente-identità metropolitana, ossessivamente prigioniera delle sue nevrosi e incapace di aderire al progetto di chi la vorrebbe funzionale ad un sistema generalizzato di controllo delle coscienze, e dunque votata all’impietosa, puntigliosa registrazione delle sconfitte, appunto le “disfunzioni”, e pure agli sporadici (inutili?) tentativi di ribellione, di recupero della libertà.
L'AUTORE
Marco Onofrio è nato a Roma l'11 febbraio 1971. Laureato in Lettere Moderne, Premio Internazionale "E. Montale" (1996), scrive poesia, narrativa, saggistica e critica letteraria. Per la poesia ha pubblicato i volumi "Squarci d'eliso" (2002), "Autologia" (2005), “D'istruzioni” (2006), "Antebe. Romanzo d'amore in versi" (2007), "È giorno" (2007), "Emporium. Poemetto di civile indignazione" (2008), "La presenza di Giano" (2010). Ha ottenuto premi e riscontri critici a livello nazionale e internazionale. Questo è il suo sedicesimo libro. Il suo sito è: http://www.marco-onofrio.it/.
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